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i farmaci da evitare quando si soffre d’asma

 
 

I farmaci anti-asmatici, come corticosteroidi inalatori o beta2-agonisti, non sono gli unici medicinali che un asmatico deve conoscere. Alcuni medicinali, infatti, possono avere come effetto collaterale quello di dare il via a un attacco di asma o peggiorarne le manifestazioni.

I farmaci che non fanno bene all'asma sono (1):

  • i beta-bloccanti, tipicamente usati per pressione alta, malattie cardiache, emicrania e glaucoma, possono causare costrizione bronchiale. Tuttavia, il beneficio di questi farmaci nella gestione delle patologie cardiovascolari è ampiamente documentato, anche nei pazienti asmatici(2-4). In particolare, vari studi hanno riportato che l’impiego di beta-bloccanti selettivi nei pazienti asmatici con patologia cardiaca concomitante non è risultato associato ad aumentato rischio di riacutizzazione dell’asma (3,4)
  • l’aspirina e gli altri antinfiammatori non steroidei,, di uso comune per trattare infiammazioni e manifestazioni dolorose di varia natura, che possono scatenare attacchi d'asma
  • gli ACE-inibitori utilizzati per il trattamento dell' ipertensione arteriosa, dell' insufficienza cardiaca cronica o dopo infarto del miocardio generalmente non causano asma, ma, in una limitata percentuale di pazienti, possono provocare tosse. Questa tosse può essere confusa con asma in alcuni pazienti o può provocare un aumento di respiro sibilante in altri.

In generale, per evitare che queste classi di farmaci minaccino la salute dell'asmatico la strategia più efficace è quella di evitarne l'assunzione e considerare le possibili alternative(1).
Quando proprio non è possibile, come ad esempio in caso di malattie cardiovascolari che necessitano di quei particolari trattamenti, è bene monitorare attentamente la comparsa di qualsiasi sintomo d'asma. Il medico curante, insieme allo specialista, valuterà la terapia e il dosaggio più sicuri.

L'asma da aspirina

La più comune interazione asma-farmaco è quella con l'aspirina, che riguarda il 7% dei pazienti asmatici adulti in generale e il 15% dei pazienti gravi(2,4,5). Si tratta di un'ipersensibilità al farmaco che compare generalmente dopo la pubertà ed è responsabile della comparsa di attacchi acuti d'asma dopo l'assunzione di aspirina(2).

Difficoltà a respirare, naso che cola e arrossamento della pelle compaiono circa mezz'ora dopo l'assunzione dell'aspirina. I soggetti reattivi all'aspirina hanno una storia naturale di malattia abbastanza tipica, caratterizzata in successione cronologica da rinite vasomotoria, spesso non allergica, riduzione della percezione degli odori e sapori e successivamente comparsa di asma. Una volta che l'ipersensibilità da aspirina si innesca, persiste per la vita(2).

Gli studi hanno dimostrato che gli asmatici sensibili all'aspirina lo sono anche a molti altri antinfiammatori non steroidei. In questo caso, gli asmatici dovrebbero evitare l'assunzione di questi farmaci e, in alternativa, ricorrere ad altri medicinali antinfiammatori e analgesici(2).

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Bibliografia 1, 2. 3, 4, 5

1. American Academy of Allergy Asthma and Immunology. https://www.aaaai.org/conditions-and-treatments/library/asthma-library/medications-that-can-trigger-asthma-symptoms (Ultimo accesso verificato: Aprile 2025).

2) Global Initiative for Asthma Management and Prevention (GINA) – update 2024. https://ginasthma.org/wp-content/uploads/2024/05/GINA-2024-Strategy-Report-24_05_22_WMS.pdf

3) Olenchock BA. Et al. Get With The Guidelines Steering Committee. Current use of beta blockers in patients with reactive airway disease who are hospitalized with acute coronary syndromes. Am J Cardiol. 2009 Feb 1;103(3):295-300. doi: 10.1016/j.amjcard.2008.09.081

4) Morales DR et al. NSAID-exacerbated respiratory disease: a meta-analysis evaluating prevalence, mean provocative dose of aspirin and increased asthma morbidity. Allergy 2015: 70: 828-835. doi: 10.1111/all.12629

5) Rajan JP et al. Prevalence of aspirin-exacerbated respiratory disease among asthmatic patients: A meta-analysis of the literature. J Allergy Clin Immunol 2015; 135: 676-681.e671. doi: 10.1016/j.jaci.2014.08.020.