Per "aderenza alla terapia" si fa riferimento a come il paziente segue il trattamento prescritto dal medico. Una buona "aderenza" è quella in cui il paziente segue il trattamento per almeno l'80% dei giorni prescritti. Purtroppo, secondo il più recente rapporto sull'impiego dei farmaci in Italia, stilato dall'Agenzia Italiana del Farmaco, nel 2016, in Italia solo il 13,4% dei pazienti con età uguale o maggiore di 40 anni è risultato aderente al trattamento con i farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie (categoria che comprende asma, bronchite cronica ed enfisema). Il dato si mantiene così basso da diversi anni (13,6% nel 2015; 13,1% nel 2014). Questo aspetto è particolarmente allarmante se consideriamo che l'asma, come le altre sindromi ostruttive delle vie respiratorie, necessita invece un controllo accurato e costante(6).
In Europa la situazione non è migliore. Lo studio europeo Asthma in Reality in Europe (AIRE), basato su interviste telefoniche a un numero consistente di pazienti, ha infatti dimostrato che solo il 5,3% della popolazione esaminata soddisfaceva adeguatamente tutti i criteri di controllo dell'asma. Inoltre, circa il 50% dei pazienti considerava la propria patologia completamente o ben controllata, nonostante riportasse in realtà gravi sintomi persistenti, con conseguente scadimento della propria qualità di vita e rischio di progressione della malattia(4).
Ciò avviene nonostante il fatto che esistano ormai delle linee guida internazionali, come quelle denominate Global Initiative for Asthma (GINA), che offrono indicazioni chiare e ampiamente validate su come può essere gestito al meglio l'asma(4).