Ogni giorno bambini e ragazzi trascorrono dalle 4 alle 8 ore sui banchi di scuola(1). Per questo, quando l'asma fa capolino nella vita di un bambino sin dalla più tenera età, è molto importante adottare delle misure per il controllo della malattia anche negli edifici scolastici.
Infatti, spesso i ragazzi allergici possono essere esposti a concentazioni allergeniche (acari,muffe ) e/o ad irritanti (detergenti,disinfettanti,ecc) anche tra i banchi di scuola. Vanno, infine considerati i problemi connessi alla climatizzazione delle aule(1).
Ancora più importante è il coinvolgimento delle persone che convivono con il bambino: oltre a lui e alla sua famiglia, anche gli insegnanti, i collaboratori scolastici e i compagni possono svolgere un ruolo attivo per aiutare il piccolo asmatico a tenere a bada i sintomi o ad aiutarlo in caso di crisi(2).
L'aria buona a scuola
Secondo le statistiche, ogni anno bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni di età perdono un totale di 14,7 milioni di giorni di scuola per colpa dell'asma(2). A volte la causa è da ricercare proprio tra i banchi, dove la concentrazione di allergeni può essere alta(3) e, di conseguenza, impedire al bambino asmatico di frequentare serenamente le lezioni.
La minaccia più grande è rappresentata dal particolato atmosferico (PM), che può impennarsi per l'inadeguata ventilazione delle aule scolastiche (soprattutto in inverno), scarsa pulizia delle superfici (banchi, sedie, lavagne) e sovraffollamento delle aule o degli ambienti per la ricreazione, nonché delle palestre(3). In Italia molti degli edifici scolastici non superano l'esame di "aria pulita", aumentando la probabilità che il bambino asmatico sia sovra-esposto agli agenti che scatenano tosse o difficoltà respiratorie(3).
L'inquinamento scolastico è principalmente associato a:
- materiali usati per la didattica
- impianti di riscaldamento
- stampanti e fotocopiatrici
- attrezzi usati in palestra
- scadenti materiali di costruzione (muri, mobili)
- presenza di moquette o rivestimenti trattati
- uso di colle, solventi e adesivi
- uso di prodotti per la pulizia, disinfettanti, antiparassitari
"Ripulire" l'aria nelle aule è molto importante anche per chi non soffre di asma: studi hanno dimostrato che una buona qualità dell'aria a scuola aumenta il rendimento scolastico degli alunni e anche la produttività degli insegnanti(3).
Per avere aria pulita a scuola, il Ministero della Salute raccomanda di (1):
- favorire sempre la ventilazione e il ricambio dell'aria (la presenza di condensa sui vetri delle finestre è indice di inadeguata ventilazione)
- rimuovere quotidianamente la polvere dalle superfici (pavimenti, banchi, cattedre, ecc .) con panni umidi
- aspirare regolarmente ogni settimana con aspirapolveri dotati di filtri ad alta efficienza
- effettuare una pulizia ambientale più accurata durante la stagione pollinica per evitare il depositarsi negli ambienti interni di quantità significative di allergeni outdoor (pollini)
- nelle palestre e in altri ambienti dove sono presenti moquette e tappeti, è opportuno associare l'aspirazione a secco
- sottoporre a periodiche sanificazioni anche gli strumenti di gioco dei bambini, come le "sabbionaie" nelle scuole materne che possono divenire facili ricettacoli di polvere, sporcizia o peli di animali
- nelle aule evitare la presenza di carta da parati, tappeti e moquette
- limitare il più possibile il numero di imbottiti ed evitare la presenza di tendaggi all'interno dell'aula o utilizzare tende a vetro in tessuto liscio facilmente lavabili e lavarle almeno una volta al mese
- evitare l'accumulo di libri e giornali sui quali possono proliferare muffe e acari
- limitare la presenza di armadietti e, ove presenti, evitare di conservare all'interno di essi, abiti, cibi e ogni altra cosa che possa rappresentare una sorgente di umidità o di accumulo di polvere
- appendere i cappotti preferibilmente all'esterno delle aule
- plastificare i poster e fogli di lavoro da esporre alle pareti, per facilitarne la pulizia con panni umidi
Cosa devono fare i genitori
Dopo aver educato il bambino a essere responsabile nei confronti della sua malattia, i genitori devono informare la scuola che il proprio figlio è affetto da asma.
In particolare, devono(2):
- fornire alla scuola il piano delle terapie anti-asma che il bambino utilizza
- informare gli insegnanti di eventuali aggiornamenti sulle terapie o raccomandazioni dell'allergologo-pediatra
- dare il consenso informato al trattamento in emergenza in caso di crisi d'asma
Cosa può fare l'insegnante
Per molte ore al giorno l'insegnante ha anche il carico di dover sorvegliare il bambino asmatico. Innanzitutto, è fondamentale che l'insegnante costruisca un dialogo aperto con la famiglia del bambino asmatico, al fine di essere sempre aggiornato su eventuali cambiamenti delle terapie, dei sintomi o delle esigenze dell'alunno.
Inoltre, l'insegnante deve fare da tramite tra il piccolo asmatico e i suoi compagni, affinché anche la "classe" possa essere coinvolta nella gestione dei problemi correlati.
Con un bambino asmatico in classe, l'insegnante può(2):
- educare il gruppo e la classe a non isolare il compagno che ha l'asma
- evitare/ridurre l'esposizione del bambino agli allergeni noti
- conoscere il calendario pollinico e permettere al bambino di poter restare all'interno della scuola nei periodi di massima concentrazione nell'aria
- esonerare il bambino dal praticare l'educazione fisica all'aria aperta in certi periodi dell'anno
- ricordare all'alunno di portare con sé i farmaci anche durante le gite scolastiche
- incoraggiare il bambino asmatico a partecipare all'attività sportiva
- "plastificare" i lavori fatti dagli studenti e i poster da appendere alle pareti per permettere la rimozione della polvere con panni umidi
- evitare di assegnare ai bambini allergici mansioni quali spazzare, spolverare e sparecchiare
- prediligere i giochi di legno o di plastica facilmente lavabili
- rispettare e far rispettare il divieto di fumo anche nei giardini e/o cortili