Le visite di controllo dovrebbero avvenire preferibilmente 1-3 mesi dopo l'inizio del trattamento e ogni 3-12 mesi dopo tale visita. Fanno eccezione le donne in gravidanza che devono essere visitate ogni 4-6 settimane(2).
Una volta iniziato il trattamento prescritto, le decisioni successive vengono adottate nel corso delle visite periodiche necessarie alla rivalutazione clinica del paziente e del trattamento seguito.(1).
Attenzione però! Deve essere assolutamente evitata l'autogestione del trattamento(1).
Il rischio di riacutizzazioni può essere ridotto al minimo ottimizzando la terapia per asma e identificando e trattando i fattori di rischio modificabili(2).
La prevenzione dei fattori di rischio modificabili è soprattutto relativa a(2,3):
- Evitare l'esposizione al fumo di tabacco(2).
- In caso di allergie alimentari documentate, evitare tali alimenti(2).
- Prima di prescrivere farmaci anti-infiammatori non steroidei, inclusa l'aspirina, sincerarsi con il paziente se asmatico.
- Praticare regolarmente un'attività fisica perché ne beneficia la salute in generale. Chiedere però al medico a quali esercizi fare attenzione perché alcuni possono indurre broncospasmo(2).
- Curare rinosinusite e poliposi nasale, presente nel 50% dei casi di asma severo(3).
- Curare la rinocongiuntivite allergica, presente nel 70% dei casi di asma severo(3).
- Ridurre il peso corporeo in caso di obesità, presente nel 37% dei casi di asma severo(3). Già una perdita del 5-10% del peso corporeo può migliorare il controllo dell'asma(2).
- Curare il reflusso gastroesofageo, presente nel 17-74% dei casi di asma severo(3).
- Curare l'ansia e la depressione, presente nel 4-17% dei casi di asma severo(3).
Nell'asma severo si riscontra spesso la concomitanza dei seguenti fattori di rischio(3):
La concomitante presenza di altre patologie condiziona il controllo ottimale della malattia e la risposta alle terapie farmacologiche(3).