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l’asma peggiora nelle città inquinate

 
 

Alte concentrazioni nell'aria di gas serra, piombo, nitrossidi e il ben noto PM (particolato atmosferico) non fanno bene a nessuno, figuriamoci a chi soffre di asma (1). Nonostante le misure adottate nelle varie città per ridurre le emissioni di inquinanti correlate al traffico intenso e alle attività industriali, ancora oggi l'aria in alcune zone urbane può diventare irrespirabile.
L'effetto sulle vie aeree, e sulla salute in generale, è ben noto da tempo: le particelle inquinanti inalate aumentano lo stress ossidativo delle cellule respiratorie e favoriscono uno stato infiammatorio cronico delle mucose che, nel tempo, può riaccendere i sintomi d'asma (1).

I bambini asmatici sono più vulnerabili all'inquinamento atmosferico Diversi studi, hanno infatti dimostrato che vivere in aree molto inquinate, ad esempio in prossimità di strade molto trafficate (a 50-75 metri di distanza)2, aumenta il rischio di asma, rinite e sensibilizzazione allergica nei bambini.

Che cosa c'è nell'aria?

Asma e allergie respiratorie sono enormemente influenzate dall'interazione tra le particelle inquinanti nell'aria e il meteo. Nell'aria si accumulano migliaia di potenziali allergeni e il vento, la pioggia o periodi di siccità variano la loro concentrazione e dispersione. Ad esempio, le condizioni atmosferiche prima di un temporale 'spingono' i pollini verso il suolo: se questo avviene durante il picco della stagione pollinica, gli asmatici e gli allergici possono andare incontro a una sovra-esposizione a questi allergeni, con conseguenze sul respiro (1).

L'inquinamento ambientale è, principalmente, dovuto a:

  • particelle naturali come sabbia, ceneri, sale
  • pollini e spore fungine
  • prodotti della combustione del legno
  • gas di scarico di automobili o industriali
  • fumo di sigaretta e tabacco

I cambiamenti climatici degli ultimi decenni stanno rendendo l'asma più imprevedibile. Ad esempio, il riscaldamento globale e alti livelli di CO2 sono oggi responsabili della precoce stagione pollinica così come della maggiore 'aggressività' dei pollini stessi (1).

Cosa fare quando l'aria è irrespirabile

Per gli asmatici può essere più difficile respirare quando l'aria è particolarmente carica di pollutanti per colpa di ozono e particolato atmosferico(6). Purtroppo è impossibile avere un controllo su tutte le emissioni di inquinanti nell'aria o sul traffico nelle aree urbane. Chi è asmatico può però adottare alcune strategie per proteggersi da eventuali crisi quando la concentrazione di smog è troppo alta.

Ecco alcune misure anti-inquinamento (6):

  • controllare regolarmente le previsioni dell'inquinamento atmosferico locale
  • limitare le attività all'aperto quando il livello di smog è alto
  • uscire preferibilmente al mattino presto quando gli inquinanti sono meno concentrati
  • evitare di uscire a piedi nelle ore di punta, soprattutto al pomeriggio o prima serata quando il livello di smog è più alto
  • fare attenzione alle giornate soleggiate e senza vento, perché il livello di ozono si impenna
  • tenere finestre e porte di casa ben chiuse, ricorrendo all'aria condizionata
  • viaggiare in automobile con i finestrini chiusi
  • stare alla larga da aree dove l'inquinamento è alto (strade trafficate, porti e aeroporti, zone industriali)
  • evitare di fare attività fisica all'aperto vicino ad aree trafficate
  • preferire strade secondarie quando si esce in bicicletta o per una corsa
  • stare lontano da fuochi, barbecue, aree fumatori
  • tenere a portata di mano l'inalatore quando si esce di casa

Tali accorgimenti diventano particolarmente importanti quando la condizione asmatica non appare sufficientemente controllata. Nei pazienti che seguono regolarmente la terapia prescritta e i sintomi sono quindi "sotto controllo" l'effetto dell'esposizione ai pollutanti atmosferici appare sicuramente meno impattante(3).

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Bibliografia 1, 2, 3, 4, 5, 6

1. D'Amato G et al. Meteorological conditions, climate change, new emerging factors, and asthma and related allergic disorders. A statement of the World Allergy Organization. World Allergy Organ J. 2015 Jul 14;8(1):25. doi: 10.1186/s40413-015-00730. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26207160/

2. Dal-Young J et al. Effect of Traffic-Related Air Pollution on Allergic Disease: Results of the Children’s Health and Environmental Research. Allergy Asthma Immunol Res. 2015 July;7(4):359-366. https://e-aair.org/pdf/10.4168/aair.2015.7.4.359

3. Nicolai T et al.Urban traffic and pollutant exposure related to respiratory o utcomes and atopy in a large sample of children. Eur Respir J. 2003 Jun;21(6):956-63. doi: 10.1183/09031936.03.00041103a.

4. Kim JJ, Smorodinsky S, Lipsett M, Singer BC, Hodgson AT, Ostro B. Traffic-related air pollution near busy roads: the East Bay Children's Respiratory Health Study. Am J Respir Crit Care Med. 2004 Sep 1;170(5):520-6. doi: 10.1164/rccm.200403-281OC.

5. Keleb, A., Abeje, E.T., Daba, C. et al. The odds of developing asthma and wheeze among children and adolescents exposed to particulate matter: a systematic review and metaanalysis. BMC Public Health 2025; 25: 1225. https://doi.org/10.1186/s12889-025-22382-3

6. Asthma UK. https://www.asthma.org.uk/advice/triggers/pollution/ (https://www.asthmaandlung.org.uk/living-with/air-pollution/lower-risk)