Per "aderenza alla terapia" si fa riferimento a come il paziente segue il trattamento prescritto dal medico. In uno studio condotto su 165.802 nuovi utilizzatori di farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie, la percentuale di soggetti con alta e bassa aderenza al trattamento è stata rispettivamente del 23,2% e del 44,0%, registrando, rispetto al 2019, un aumento dei soggetti con alta aderenza (+16,5%) e una riduzione dei soggetti con bassa aderenza (-11,8%). La percentuale dei soggetti con alta aderenza al trattamento è risultata superiore al Nord (24,2%) e al Centro (23,4%) rispetto al Sud e Isole (19,9%). Questo aspetto è particolarmente allarmante se consideriamo che l'asma, come le altre sindromi ostruttive delle vie respiratorie, necessita invece un controllo accurato e costante(6).
Asthma in Reality in Europe (AIRE), basato su interviste telefoniche a un numero consistente di pazienti, ha infatti dimostrato che solo il 5,3% della popolazione esaminata soddisfaceva adeguatamente tutti i criteri di controllo dell'asma. Inoltre, circa il 50% dei pazienti considerava la propria patologia completamente o ben controllata, nonostante riportasse in realtà gravi sintomi persistenti, con conseguenza di peggioramento della propria qualità di vita e rischio di progressione della malattia(4).
Ciò avviene nonostante il fatto che esista ormai un documento di indirizzo, denominato Global Initiative for Asthma (GINA), che offre indicazioni chiare e ampiamente validate su come può essere gestito al meglio l'asma(4).