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vivere con l'asma giorno per giorno

 
 

Gli obiettivi principali della gestione dell'asma sono soprattutto quelli di controllare i sintomi e ridurre i rischi futuri correlati alla malattia. La terapia che viene prescritta dal medico può infatti ridurre l'impatto dell'asma sulla vita quotidiana e allontanare il rischio di riacutizzazioni che sono legate a progressione della malattia e di danni a carico delle vie aeree. Per tali motivi è molto importante che la terapia venga assunta correttamente e regolarmente, tutti i giorni(1,2).
Il trattamento dell'asma per tenere i sintomi sotto controllo e ridurre i rischi di peggioramento della malattia comprende anche il riconoscimento e la limitazione dei "fattori di rischio modificabili". Con il termine "fattori di rischio" intendiamo tutte quelle condizioni che possono favorire l'insorgenza e il mantenimento dell'asma, nonché, delle sue potenziali complicazioni. Su alcuni di questi fattori si può e si deve intervenire, e vengono pertanto definiti come "modificabili". La predisposizione familiare è sicuramente un fattore di rischio non modificabile; tuttavia, in questi soggetti l'attuazione delle misure idonee a modificare gli altri fattori di rischio (fumo, esposizione allergenica, ecc) assume un ruolo ancora più determinante(1,2).

Fattori di rischio modificabili

Durante le visite di controllo il medico verificherà le eventuali condizioni che possono essere prevenute, al fine di migliorare il controllo dell'asma. Questi aspetti possono essere correlati alle abitudini di vita, all'alimentazione o alle patologie concomitanti(2).

Per esempio(2,3):

  • Eseguire correttamente e regolarmente la terapia
  • Evitare il fumo di tabacco
  • Evitare/limitare l'esposizione ai fattori allergizzanti (allergeni), se si è allergici
  • Evitare/limitare l'esposizione a sostanze chimiche nocive, polveri ed altri irritanti ambientali
  • Praticare regolarmente un'adeguata attività fisica (secondo le indicazioni del medico)
  • Mantenere il peso forma e dimagrire se si è in sovrappeso
  • Tenere sotto controllo le patologie che possono essere concomitanti ed aggravare la patologia asmatica, come rino-sinusite e poliposi nasale, rino-congiuntivite allergica, reflusso gastroesofageo, obesità, ansia e depressione.

Automonitoraggio

Attualmente sono disponibili terapie farmacologiche particolarmente efficaci; tuttavia, il controllo ottimale dell'asma è spesso ancora un obiettivo non raggiunto. Le ragioni di ciò sono molteplici. Molti pazienti, per esempio, tendono a sottovalutare la gravità effettiva della malattia, rifiutando la terapia regolare quando i sintomi sono lievi o assenti(4). Al fine di monitorare regolarmente l'andamento dell'asma (controllata oppure no) sono stati proposti alcuni test. Sicuramente l'Asma Control Test (ACTTM) è quello più efficace; è convalidato e prevede 5 semplici domande. In base alle risposte, si ottiene un punteggio (max 25 punti). Se il punteggio sarà inferiore a 20 il medico dovrà valutare l'eventualità di intervenire sulla terapia(4,5).


Oppure, più semplicemente rispondi con un "sì" o un "no" alle seguenti domande

"Nelle ultime 4 settimane hai avuto..."(2)

  • Sintomi diurni di asma più di 2 volte a settimana?
    SI
    NO
  • Qualche risveglio notturno dovuto ad asma?
    SI
    NO
  • Test di necessità di broncodilatatori al bisogno per sintomi più di 2 volte a settimana?
    SI
    NO
  • Qualche limitazione all'attività dovuta ad asma?
    SI
    NO
Le risposte a queste domande sono utili per valutare la gravità dei sintomi, l'impatto sulla qualità di vita, l'aderenza al trattamento, l'eventuale rischio di ridotto controllo della malattia e la predisposizione alle riacutizzazioni. Il paziente potrebbe quindi annotare i seguenti dati su un proprio diario e riferirli allo specialista o anche al proprio medico di famiglia(4).

In combinazione con il monitoraggio dei sintomi, il medico può proporre il monitoraggio del picco di flusso espiratorio (PEF), che si può eseguire con un semplice strumento al proprio domicilio. Anche in questo caso i valori possono essere annotati su un apposito diario, per essere poi presentati al medico nel corso della successiva visita di controllo(4).

Aderenza alla Terapia

Per "aderenza alla terapia" si fa riferimento a come il paziente segue il trattamento prescritto dal medico. Sebbene le linee guida e i documenti di indirizzo diagnostico-terapeutico offrano indicazioni chiare e ampiamente validate sulla gestione dell'asma(1), studi osservazionali mostrano come un numero rilevante di pazienti risulti ancora non ben controllato (4, 6,7). Ad esempio, uno studio condotto nell’ambito della Medicina Generale su un campione di 1375 soggetti affetti da asma moderatograve ha osservato come circa il 50% dei pazienti considerasse la propria patologia ben controllata, nonostante riportasse in realtà sintomi respiratori persistenti, e come il 40% dichiarasse di interrompere il trattamento una volta cessati i sintomi(4). Anche AIFA ha rilevato che solo il 20% dei pazienti asmatici può essere considerato ad alta aderenza terapeutica(8). Questi dati sono particolarmente allarmanti se consideriamo che l'asma, come le altre patologie croniche, necessita invece un controllo accurato e costante(1).

Visite di controllo e rapporto continuativo con lo specialista

L'asma è una condizione variabile e può essere pertanto necessario un adattamento periodico della terapia da parte del medico e/o del paziente per raggiungere un adeguato controllo(1).

  • La persona con asma dovrebbe essere visitata preferibilmente 1-3 mesi dopo l'inizio del trattamento e ogni 3-12 mesi dopo tale visita, escluse le donne in gravidanza che devono essere visitate ogni 4-6 settimane(1).
  • Nel caso sia avvenuta una riacutizzazione, deve essere programmata una visita di controllo entro una settimana(1).
  • La frequenza delle visite dipende comunque dal livello iniziale di controllo dell'asma, ossia dalla risposta ai trattamenti precedenti e dalla sua capacità e collaborazione nell'auto-gestione del trattamento e nel seguire il piano terapeutico prescritto(1).
  • I soggetti affetti da asma di grado severo devono sempre rivolgersi allo specialista. Nei casi più lievi, è possibile essere seguiti dal proprio medico di medicina generale, programmando con lui eventuali ulteriori controlli specialistici(1,2).

In caso di persistenza di sintomi o di riacutizzazioni, prima di considerare un incremento del dosaggio, il medico valuterà i seguenti aspetti(1):

  • Tecnica
    inalatoria
    non corretta
  • Aderenza
    terapeutica non
    adeguata
  • Mancato intervento sui
    fattori di rischio
    modificabili, per esempio il fumo
  • Possibili malattie concomitanti, per esempio rinite allergica
  • Il medico potrà invece considerare una riduzione del trattamento una volta ottenuto e mantenuto per 3 mesi un buon controllo dell'asma, per cercare il più basso livello di trattamento che controlli sia i sintomi sia le riacutizzazioni, minimizzando il rischio di effetti collaterali(2).

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    Bibliografia 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8

    1. Global Initiative for Asthma Management and Prevention (GINA) – update 2024. https://ginasthma.org/wp-content/uploads/2024/05/GINA-2024-Strategy-Report-24_05_22_WMS.pdf

    2. 2024 Summary Guide for Asthma Management and Prevention. https://ginasthma.org/wp-content/uploads/2024/12/GINA-Summary-Guide-2024-WEB-WMS.pdf

    3. Porsbjerg C, Menzies-Gow A. Co-morbidities in severe asthma: Clinical impact and management. Respirology 2017 Mar 22. doi: 10.1111/resp.13026.

    4. Magnoni MS, Latorre M, Bettoncelli G, et al. Asthma control in primary care: the results of an observational cross-sectional study in Italy and Spain. World Allergy Organ J 2017;10(1):13. doi: 10.1186/s40413-017-0144-5.

    5. Asma Control Test - Test per il controllo dell'asma (ACT ), 2002. http://www.geird.org/protocolli_misura/prot_opzionali/appendice_4_actitaq1.pdf

    6. Demoly P, Annunziata K, Gubba E, Adamek L. Repeated cross-sectional survey of patient-reported asthma control in Europe in the past 5 years. Eur Respir Rev. 2012 Mar 1;21(123):66-74. doi: 10.1183/09059180.00008111.

    7. Murphy J, McSharry J, Hynes L, Matthews S, Van Rhoon L, Molloy GJ. Prevalence and predictors of adherence to inhaled corticosteroids in young adults (15-30 years) with asthma: a systematic review and meta-analysis. J Asthma. 2021 May;58(5):683-705. doi: 10.1080/02770903.2020.1711916.

    8. AIFA -Rapporto OSMED 2024. Reperibile all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2317348/Comunicato_AIFA_24-2024.pdf