L'asma è una condizione variabile e può essere pertanto necessario un adattamento periodico della terapia da parte del medico e/o del paziente per raggiungere un adeguato controllo(1).
- La persona con asma dovrebbe essere visitata preferibilmente 1-3 mesi dopo l'inizio del trattamento e ogni 3-12 mesi dopo tale visita, escluse le donne in gravidanza che devono essere visitate ogni 4-6 settimane(1).
- Nel caso sia avvenuta una riacutizzazione, deve essere programmata una visita di controllo entro una settimana(1).
- La frequenza delle visite dipende comunque dal livello iniziale di controllo dell'asma, ossia dalla risposta ai trattamenti precedenti e dalla sua capacità e collaborazione nell'auto-gestione del trattamento e nel seguire il piano terapeutico prescritto(1).
- I soggetti affetti da asma di grado severo devono sempre rivolgersi allo specialista. Nei casi più lievi, è possibile essere seguiti dal proprio medico di medicina generale, programmando con lui eventuali ulteriori controlli specialistici(1,2).
In caso di persistenza di sintomi o di riacutizzazioni, prima di considerare un incremento del dosaggio, il medico valuterà i seguenti aspetti(1):
Tecnica
inalatoria
non corretta
Aderenza
terapeutica non
adeguata
Mancato intervento sui
fattori di rischio
modificabili, per esempio il fumo
Possibili malattie concomitanti, per esempio rinite allergica
Il medico potrà invece considerare una riduzione del trattamento una volta ottenuto e mantenuto per 3 mesi un buon controllo dell'asma, per cercare il più basso livello di trattamento che controlli sia i sintomi sia le riacutizzazioni, minimizzando il rischio di effetti collaterali(2).